Lo scorso 28 novembre, per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Fondazione Doppia Difesa ha partecipato al convegno tenutosi presso il teatro Jean-Pierre Velly di Formello (Roma), sede del Comune di Formello.
Il convegno, organizzato dal Lion Carla San Giorgio, Presidente della Zona 4C e dal Lions Club Sacrofano Formello, aveva lo scopo di divulgare informazioni sul fenomeno della violenza di genere, focalizzando l’attenzione sul fatto che tante donne subiscono, forse sottovalutando la gravità della violenza di cui sono vittime; spesso, anche per effetto dell’educazione ricevuta, ma anche per mancanza di autonomia economica e per un frainteso senso di “vergogna”.
Il Convegno, durato un’intera giornata, è stato moderato dalla giornalista Rai dottoressa Roberta Ammendola e ha visto la partecipazione di numerosi ospiti.
La mattinata si è aperta con un piccolo spettacolo del Mimo “Teatro dei piedi” a opera di Laura Kibel, dedicato alla donna e al suo status di vittima, a cui sono seguiti i saluti istituzionali e i contributi sul tema da parte del sindaco di Formello, l’avvocato Gian Filippo Santi; del dottor Federico Conte, presidente dell’Ordine Psicologi del Lazio; della dottoressa Roberta Bellotti, assessore Pari Opportunità del Comune di Formello; e della dottoressa Carmela Matera, direttore sanitario Azienda Asl Roma 4.
In collegamento dal Lussemburgo è intervenuta la dottoressa Roberta Alberotanza, membro della Commissione Europea, che ha illustrato la Convenzione di Istanbul, sottolineando come la lotta contro gli stereotipi e la discriminazione basata sul genere rappresenti uno degli obiettivi principali dell’UE per il 2030.
La dottoressa Laura Schettini, storica, ha poi spiegato gli interventi normativi che si sono succeduti nella Storia sul tema della violenza di genere, partendo dal diritto correttivo e dal matrimonio riparatore fino ad arrivare ai giorni nostri, con i sempre più numerosi – e necessari – strumenti di tutela legislativa a favore delle vittime.
La dottoressa Elvira Tassone, dirigente Direzione Centrale Anticrimine Polizia di Stato, ha illustrato lo straordinario lavoro che quotidianamente svolgono le Forze di Polizia a sostegno diretto delle vittime e l’importanza dello strumento dell’ammonimento.
È intervenuta poi la dottoressa Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e docente universitaria. Con parole che hanno toccato l’animo della platea, ha evidenziato la drammaticità del fenomeno, la sofferenza delle donne e la loro mancanza di consapevolezza dello status di vittima, insieme alla necessità di tutelare i più piccoli che vivono in contesti familiari violenti e quella di coordinare tutte le realtà del territorio per combattere la violenza di genere, ripartendo dalle scuole in vista di un rinnovamento culturale.
L’avvocato Rotoli, in rappresentanza di Doppia Difesa, ha parlato di cosa viene fatto per aiutare le donne a non subire più violenze, abusi e discriminazioni, delle attività e dei sostegni offerti dalla Onlus, anche durante il lockdown; in particolare, ha insistito sull’importanza di ascoltare le vittime, offrendo una comprensione senza giudizio, e di accompagnarle nel lungo e difficile percorso di uscita dalla violenza, facendole sentire protette.

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