Lo scorso 5 maggio, l’Istat ha pubblicato uno studio sulla situazione delle donne vittime di violenza che si rivolgono ai servizi ospedalieri. Il report Gli accessi al pronto soccorso e i ricoveri ospedalieri delle donne vittime di violenza considera l’evoluzione del fenomeno nel quinquennio 2017-2021.

Ecco alcuni dati.
Nel 2021, sono state 11.771 le donne che hanno effettuato un accesso in Pronto Soccorso (PS) con indicazione di violenza, per un totale di 12.780 accessi (gli uomini sono 10.246 per 10.844 accessi totali). L’incidenza di tali accessi è pari a 18,4 per 10.000 accessi complessivi in PS (negli uomini, 15,1), in costante aumento dal 2017 (14,1) nonostante la generale diminuzione del ricorso al PS in conseguenza della pandemia da Covid-19.
Tra il 2019 e il 2020 (anno della pandemia), gli accessi in PS di donne con indicazione di violenza sono diminuiti meno rispetto al totale degli accessi: da 15.791 a 11.818 (-25,2% contro -39,8% del totale degli accessi).

Nel 2021, si sono registrati 4,4 accessi in PS di donne con indicazione di violenza per 10.000 residenti. Le giovani donne di 18-34 anni sono state le più colpite (8,8 per 10.000), seguite dalle donne adulte di 35-49 anni (7,2 per 10.000). I tassi di accesso al PS delle straniere con indicazione di violenza sono più del doppio rispetto a quelli delle italiane.

Nel 2021, sono state 1083 le donne ricoverate in ospedale in conseguenza della violenza, per un totale di 1171 ricoveri nell’anno. Dopo una sensibile diminuzione di questi ricoveri nel 2020 (-29,9% rispetto al 2019), per le elevate difficoltà di accesso alle strutture ospedaliere durante l’emergenza sanitaria, nel 2021 il recupero è stato più consistente rispetto al totale dei ricoveri ordinari (+12,4% contro +5,6% del 2020). Dal rapporto emerge che per gli uomini i ricoveri sono più frequenti (3197 uomini per un totale di 3459 ricoveri) e il tasso raggiunge l’1,20 per 10.000 uomini, contro lo 0,39 del tasso femminile. Differiscono tuttavia le motivazioni della violenza: per le donne sono più frequenti il maltrattamento e le violenze all’interno della coppia e della famiglia; per gli uomini sono più frequenti le lesioni inflitte da altre persone, analogamente a quanto accade per gli omicidi.
I tassi di ricovero di donne con indicazione di violenza sono più elevati per le minorenni, sono vicini alla media per le donne adulte di 35-49 anni e più bassi dopo i 50 anni di età. I tassi di ricovero in regime ordinario con indicazione di violenza delle donne straniere sono oltre tre volte più elevati rispetto a quelli delle italiane nel 2020-2021. Il divario sale a quattro volte tra le giovani di 18-34 anni.
Le donne con ricoveri per violenza hanno più spesso ricoveri ripetuti. Considerando il quinquennio 2017- 2021, sono state 6211 le donne con almeno un ricovero con indicazione di violenza, per un totale di 8645 ricoveri complessivi.

Nei cinque anni 2017-2021, sia per gli accessi in PS sia per i ricoveri ospedalieri, le diagnosi più frequentemente associate alla violenza sono relative a traumatismi (fratture, ferite, contusioni, ustioni), avvelenamenti e disturbi mentali (disturbi predominanti dell’emotività, alcuni disturbi e reazioni dell’adattamento, abuso di cannabinoidi, abuso di droghe senza dipendenza, disturbi d’ansia, dissociativi e somatoformi).

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