
L’8 marzo il Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione centrale della polizia criminale, ha pubblicato un report contenente, tra l’altro, i dati sulle donne uccise nel 2022.
Si evince dal report che lo scorso anno sono state 125. Il trend è in aumento dal 2019, anno in cui erano state 112.
Nell’ambito familiare/affettivo, sempre con riguardo al 2022, la percentuale delle vittime donne è del 74% (103 casi su 140). Inoltre, tra le persone uccise dal partner o da un ex partner, la percentuale di donne raggiunge il 91% (61 su 67), mentre solo nel 9% dei casi le vittime sono uomini.
Considerando soltanto le donne uccise in ambito familiare/affettivo, sono vittime di partner o ex partner nel 59% dei casi (61 su 103).
Il report contiene anche dati sui cosiddetti reati spia, ovvero delitti ritenuti possibili indicatori di una violenza di genere, in quanto verosimile espressione di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica diretta contro una persona in quanto donna.
Con riguardo agli atti persecutori (art. 612-bis c.p.), nel 2022 rimangono predominanti le vittime di genere femminile (74%); di queste, il 96% sono maggiorenni e l’88% sono di nazionalità italiana.
Anche per il delitto di maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.), nel 2022 prevalgono le vittime di genere femminile, che si attestano sull’81; il 93% sono maggiorenni e il 76% di nazionalità italiana. Lo stesso per i reati di violenza sessuale: le vittime donne sono il 91%; di queste, il 71% sono maggiorenni e il 79% di nazionalità italiana.
Infine, per i reati introdotti dal cosiddetto “Codice Rosso” (legge 19 luglio 2019, n. 69) – deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (art. 583-quinquies c.p.), violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (387-bis c.p.), costrizione o induzione al matrimonio (art. 558-bis c.p.) e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (art.612-ter c.p.) –, tra il 2019 e il 2022 l’incidenza delle vittime di genere femminile si è attestata tra il 65 e il 96%, con l’eccezione della deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, i cui valori oscillano dal 23% del 2021 al 26% dell’anno successivo.