«Lui mi ha detto che devo smettere di lavorare per occuparmi della casa e del bambino».

Nella nostra società, la rappresentazione del maschile e del femminile è ancora intrisa di stereotipi e di pregiudizi.
Questa visione stereotipata viene tramandata culturalmente in modo acritico e ancora oggi condiziona i rapporti tra i sessi, l’organizzazione familiare e l’intera struttura sociale.

L’identificazione nei ruoli maschili e femminili è un processo che comincia nella primissima infanzia. La diversità tra i generi si traduce infatti in diseguaglianza e si trasmette di generazione in generazione.

A tutte e tutti dev’essere invece riconosciuta la possibilità di essere e fare quel che si vuole, senza costrizioni legate a rigidi modelli di comportamento.

La violenza è anche un fatto culturale
ed è legata alla concezione della donna
come essere inferiore.

Salvatore Gibilisco
Psicologo Doppia Difesa 

 

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