Il 24 novembre 2023 l’Istat ha pubblicato un focus che, tra l’altro, analizza i dati – riferiti al 2022 – relativi alle donne che hanno avviato il percorso di uscita dalla violenza attraverso il sostegno dei centri antiviolenza.

Dai dati riguardanti le forme di violenza subite dalle donne, emerge che il 66,7% di loro ha subìto una violenza fisica; il 50,7%, una minaccia; l’11,7%, uno stupro o un tentato stupro; il 14,4%, altre tipologie di violenze sessuali, come molestie sessuali, molestie online, revenge porn, costrizioni ad attività sessuali umilianti e/o degradanti. Molto diffusa è la violenza psicologica: esercitata quasi sempre in concomitanza di un’altra forma di violenza, viene subita da quasi 9 donne su 10. Quattro su 10 stanno invece affrontando una violenza di tipo economico.

Al riguardo, si evidenzia che circa il 60% delle donne dichiara di non essere autonomo economicamente e che il 40,2% ha indicato di aver subìto, tra le altre violenze, anche quella economica (per esempio, non poteva usare il proprio reddito o addirittura non conosceva le possibilità economiche famiglia; oppure, era escluso dalle decisioni relative alla gestione del denaro familiare).

Nella maggioranza dei casi, coesistono diverse forme di violenza: solo il 15,2% delle donne ne ha subìta una sola, mentre il 24,8% ne ha subìte due e il 26,4% tre; è pari invece al 33,4% la quota di donne che hanno subìto più di quattro forme di violenza.

Tra chi in passato ha assistito a episodi di violenza fisica e sessuale del padre sulla madre il valore sale al 44,2%, rispetto al 34,3% di chi non vi ha assistito – differenza che, con buona probabilità, dimostra quanto la trasmissione intergenerazionale della violenza esponga al rischio di subire violenze reiterate. Dalla letteratura e dai dati dell’indagine Istat sulla violenza contro le donne emerge infatti una forte correlazione tra l’aver assistito alla violenza tra i genitori, o l’averla subita da piccoli, e il subirla da adulti.

Il focus riporta anche che sono moltissimi i figli che assistono alla violenza subita dalla madre (il 73,1% delle vittime ha figli), e che nel 21,9% dei casi anche i figli subiscono violenza da parte del maltrattante. Circa il 14,6% delle vittime ha subìto violenza durante la gravidanza. 

Analogamente a quanto emerge per le vittime di femminicidio, la violenza sulle donne è esercitata soprattutto da partner o ex partner (78,3%), o comunque da persone con le quali avevano legami affettivi importanti. Nel 53% dei casi è il partner (coniuge, convivente, fidanzato), nel 25,3% un ex partner, nell’11,1% un altro familiare o un parente; le violenze subite fuori dall’ambito familiare e di coppia costituiscono il restante 10,5%.

Nel focus si legge anche che accoglienza e ascolto sono le richieste più frequenti delle donne vittime di violenza: più di 9 donne su 10 hanno bisogno di essere ascoltate, e 8 su 10 di essere accolte. Quattro donne su 10 hanno inoltre bisogno di sostegno e di una consulenza legale e psicologica. 

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