di Michaela K. Bellisario per IO DONNA del 27 novembre 2014

A Milano al Rotonda Bistrot La Porta di Milano, Italia Unica, propone un dibattito con Giulia Bongiorno, avvocato e membro dello Start up Team di Italia Unica, Laura Donnini, amministratore Delegato di RCS Libri e Alessandra Perrazzelli, Country Manager di Barclays Italia.

Con un tasso di occupazione femminile del 46,6 per cento siamo il penultimo paese europeo, davanti soltanto a Malta: meno di una donna su due ha un impiego. Se allineassimo davvero il livello di occupazione femminile a quello maschile, avremmo un incremento del PIL di quasi il 14%.

L’Italia è un paese per donne, si o no?La Porta di Milano di Italia Unica promuove un confronto sul tema a Milano al Rotonda Bistrot della Rotonda della Besana. Protagoniste, Giulia Bongiorno, avvocato e membro dello Start up Team di Italia Unica; Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri;Alessandra Perrazzelli, country manager di Barclays Italia.

I dati Istat fotografano una nazione ferma in questo senso: le culle restano vuote, le più vuote d’Europa. Nelle aziende italiane permane spesso un’organizzazione del lavoro che costringe le donne a rinunciare alla scrivania quando diventano mamme. Un paese civile dovrebbe garantire asili nido e scuola materna per tutti e scuola elementare a tempo pieno per tutti. Naturalmente, con maggiori e migliori investimenti sulla scuola. Senza questi presupposti sarà inutile parlare di eguaglianza di partenza, ma soprattutto sarà inutile parlare di facilitare il lavoro delle donne fuori di casa. L’Italia è un paese per donne? La speranza è che in futuro questioni del genere vengano poste sempre di meno.

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