da La Nazione del 23 ottobre 2010

“In questo modo ci ha ingannato, ha ingannato tutti gli amici di Vanessa che lo hanno accolto per offrirgli compagnia, credendolo buono e solo. Invece ha il demonio dentro”. Le parole della mamma di Vanessa Simonini sgorgano da quel dolore che non lascia pace e che non può accettare un perché alla morte violenta di un figlio nel fiore degli anni. La sorte ha voluto che il processo per rito abbreviato avvenisse proprio nella prima ricorrenza del giorno di quel terribile omicidio: il 7 dicembre prossimo.

Così ha deciso il tribunale ieri mattina, in una fase di udienza preliminare in cui le parti sono comparse davanti al giudice Dal Torrione. Non sono voluti mancare gli amici della giovane vittima, la sorella Simona e neanche l’avvocato Anita Liporace, rappresentante della Fondazione Doppia Difesa Onlus, di Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker, che entra nel processo per supportare le richieste della parte civile. La famiglia è assistita dall’avvocato Tiziana Bertani. Presente anche il sindaco di Gallicano, Maria Stella Adami, in rappresentanza di un paese che non dimeticherà mai quella terribile notte. “L’intero paese è emotivamente vicino alla famiglia di Vanessa — fa sapere il sindaco —. Da parte nostra ci siamo mossi per dare il via tante attività in suo onore; riprenderanno a breve le attività previste dal progetto “Vanessa siamo noi”, realizzato in collaborazione con l’Agenzia Proteo Centro Studi e Formazione onlus di Lucca”.

Simone Baroncini, 35 anni, operaio pisano, detenuto al carcere Don Bosco di Pisa, dovrà rispondere dell’accusa di omicidio volontario ma beneficerà degli sconti di pena previsti per il rito abbreviato: la sentenza potrebbe infliggergli venti anni. Su di lui, reo confesso, penderà per sempre quell’atto di una violenza assurda.

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