Nel mese di febbraio il Servizio Analisi Criminale, Direzione centrale della polizia criminale del Ministero dell’Interno, ha pubblicato un report contenente una panoramica degli omicidi volontari consumati nel decennio 2015-24, con un focus sul biennio 2023-24.

Risulta che nell’arco dell’ultimo decennio il numero degli omicidi volontari consumati in Italia è diminuito del 33%: dai 475 del 2015 si è passati ai 319 del 2024. In questo ultimo anno, in particolare, si è verificato un decremento del 6% rispetto al 2023.

A un trend in costante diminuzione, che fa registrare il valore più basso nel 2020 (anno caratterizzato dall’emergenza legata alla pandemia da Covid-19), seguono una fase di incremento nel triennio successivo e una nuova decisa decrescita nell’ultimo anno (2024), con 319 casi a fronte dei 340 dell’anno precedente (-6%).

Quanto al genere della vittima, al decremento del totale generale degli omicidi corrisponde una flessione del 38% per gli uomini e del 22% per le donne.
Rispetto al 2023, nel 2024 gli omicidi diminuiscono del 6%, rispettivamente del 6,36% per le vittime di genere maschile e del 5,8% per quelle di genere femminile, che nell’anno in questione sono state 113.

Il report ha analizzato tra l’altro anche il cosiddetto movente, così come emerge dalle indagini e da quanto dichiarato nell’immediatezza dei fatti dai presunti autori del delitto. Gli omicidi del biennio 2023-24 risultano essersi verificati, nella maggior parte dei casi, al culmine di una lite degenerata; nel 2024, in particolare, ciò è avvenuto nel 49% dei casi, a fronte del 45% del 2023. Gli omicidi in cui invece l’autore ha agito per motivi passionali si attestano, per il 2024, sul 5%, in diminuzione rispetto al 2023, in cui avevano rappresentato l’11% del totale.

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