Intervista estratta da «Parità e rispetto dell’altro e di sé, senza non c’è l’8 marzo», pubblicato su Huffington Post il 7 marzo 2023

«Le discriminazioni e le violenze sulle donne sono sempre avvenute – precisa la Bongiorno – spesso nascono da un’idea della loro presunta inferiorità, purtroppo molto radicata e dunque difficile da estirpare. Oggi se ne parla di più, anche grazie alle tante strutture come la nostra che hanno “acceso un riflettore” sul tema. Oltre che con gli aiuti legali e psicologici, Doppia Difesa è attiva sia sulla sensibilizzazione, abbiamo sempre detto che la violenza è anche un problema culturale, sia sul piano normativo: abbiamo sostenuto nel 2009 l’introduzione del reato di stalking, nuovo per l’Italia, e più di recente il cosiddetto Codice Rosso, che accelera l’adozione delle misure di protezione. Su questo specifico punto, abbiamo notato che non sempre viene rispettato e stiamo portando avanti un rafforzamento delle norme volte ad aiutare le donne subito dopo la denuncia».

È naturale chiedersi allora se ci siano regioni o città in cui si stia meglio, in cui ci si possa sentire più protette. «La violenza, soprattutto all’interno della coppia, è trasversale, non conosce differenze di provenienza geografica, ceto, età o estrazione culturale. È interessante tuttavia notare che, tra gli omicidi volontari commessi tra il 1° gennaio e il 18 dicembre 2022, sono state uccise 119 donne, di cui 97 in ambito familiare/affettivo; di queste, 57 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Nelle coppie, l’equilibrio è troppo spesso pregiudicato da convinzioni culturali e comportamenti stereotipati che sminuiscono la donna».

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«La violenza nasce anche dalla discriminazione, dunque se si diffondono valori come parità e rispetto dell’altro e di sé, e se per esempio si fa capire, in primis alle donne, che non esistono “lavori da donne” e “da uomini”, che anche in casa è necessaria una condivisione degli oneri, le cose miglioreranno. Le famiglie e la scuola devono aiutare i bambini a capire il prima possibile concetti come l’uguaglianza nella diversità e il valore dell’indipendenza economica, superando ruoli stereotipati anche nella vita familiare e di conseguenza, poi, nel mondo del lavoro».

 

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