
Il 20 maggio 2024, Fondazione Doppia Difesa Onlus ed ENTUSIASMABILI APS hanno rinnovato per un altro anno il Protocollo d’intesa siglato nel maggio del 2023.
La volontà di rinnovarlo nasce dalla consapevolezza che le donne con disabilità sono esposte a una discriminazione multipla e all’elevata probabilità di divenire vittime di violenze e abusi: è importante informarle e aiutarle a prendere coscienza dei loro diritti, in modo che possano rivendicarli.
Si è tenuto conto anche dei dati ministeriali più recenti che, con riferimento al periodo 1° ottobre 2022 – 30 settembre 2023, indicano un totale di 324 reati commessi nei loro confronti. Più in dettaglio, risultano 238 casi di maltrattamenti contro familiari o conviventi, avvenuti generalmente nell’ambito del nucleo familiare, ma anche all’interno di strutture destinate alla cura e alla protezione di persone con disabilità. In alcuni casi, i maltrattamenti sono stati commessi proprio da coloro ai quali le donne erano affidate per ragioni di educazione, istruzione o cura. Passando alla violenza sessuale, sono stati riscontrati 54 episodi commessi nei confronti di donne in condizione di disabilità sia fisica sia psichica, approfittando del loro stato di particolare vulnerabilità. Infine, 32 donne con disabilità sono state vittime di “atti persecutori” o “stalking”, attuati da partner ed ex partner, ma anche da vicini o conoscenti.
A fronte di questa situazione, è indispensabile fornire alledonne disabili vittime di violenza – attraverso personale qualificato – servizi di alta qualità, accessibili e su misura:ovvero, informazioni per accrescerne la consapevolezza, econsulenza e assistenza legale specializzata per un sostegno giuridico adeguato.
Le parti hanno dunque rinnovato la collaborazione per svolgere – ciascuna nel proprio ambito di competenza – le rispettive attività a sostegno di questa particolare categoria di donne: per renderle consapevoli degli abusi; per informarle sui loro diritti e sulle tutele legali che possono ottenere; per consentire loro di intraprendere, su base volontaria, percorsi di uscita dalla violenza.