Pubblicato su Oggi del 13.05.17

In occasione della Festa della Mamma, il sito ProntoPro.it – un marketplace (una sorta di mercato on line) che offre agli utenti la possibilità di trovare professionisti e artigiani operanti in oltre 430 categorie di servizi – ha calcolato quanto guadagnerebbe una mamma se, anziché svolgere in casa propria le attività domestiche e di accudimento dei figli, le svolgesse all’esterno come lavoratrice professionista. Dunque, sono state considerate le professioni, e le relative paghe orarie, di chi svolge quelle mansioni in contesti diversi dall’ambito familiare, come lavoratore retribuito.
Ne è risultata una tabella da cui è emerso che, in media, 7 ore settimanali di cura dei bambini valgono 230,40 euro; altre 4 ore settimanali di lavanderia e stiro: 155,40 euro; 4 ore di autista privato, che la mamma impiega per accompagnare i bambini a scuola e presso le sedi delle loro molteplici attività sportive e no (dalla piscina al parco giochi): 208 euro. Nell’elenco viene inserito anche il ruolo di personal shopper: una madre si occupa di comprare vestiti e scarpe per i figli (spesso anche per il marito), il necessario per la scuola (libri e cancelleria) e le attività sportive, e naturalmente anche i giocattoli; per un totale di 150 euro all’ora a settimana. Ma non basta: le 14 ore settimanali da colf costano 560 euro; 10 ore e mezzo come chef, 1260 euro; infine, 6 ore settimanali da insegnante privato: 480 euro.
Sommando tutte le voci si arriva a uno stipendio totale di circa 3000 euro al mese, per un mestiere molto impegnativo e di grande responsabilità; un mestiere per persone sensibili, flessibili, ma anche instancabili, dinamiche ecc. A fronte della quantificazione economica, non dimentichiamo poi che il lavoro di mamma non ha orari: si è “in servizio” dalla mattina presto a sera tardi, quando non anche in piena notte.
ProntoPro.it ha considerato poi il ruolo – importantissimo – di life coach, “allenatore di anima” o “maestro di vita” che dir si voglia: è innegabile che ogni genitore riveste 24 ore su 24 questo compito di guida per ogni aspetto della vita dei figli. Ebbene, remunerandola anche per questo, una mamma potrebbe guadagnare quasi 9000 euro al mese, in aggiunta ai 3000 calcolati sopra. La co-fondatrice di ProntoPro.it, Silvia Wang, ha dichiarato che con l’elaborazione dello stipendio ideale ha voluto dimostrare l’importanza del ruolo delle mamme, ringraziandole così per tutto quello che fanno. Questi dati ci confermano una volta di più che è doveroso riconosce il valore sociale ed economico del lavoro domestico in senso lato, svolto da madri che sono di regola anche casalinghe. Dal lontano 1995, anche la giurisprudenza ha contribuito a delineare il valore del lavoro domestico: non solo per la famiglia, ma anche per la società. Eppure, si continua a non affrontare seriamente e sul piano legislativo l’aspetto della retribuzione del lavoro casalingo. Mi auguro – anche alla luce della nostra Costituzione, che tutela il cittadino nel diritto di lavorare e nella scelta del lavoro – che si arrivi presto a una normativa che riconosca finalmente alla casalinga una posizione di dignità sociale, giuridica ed economica pari a quella degli altri lavoratori.

Giulia Bongiorno

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