testimonial
Filippa Lagerback
Doppia Difesa è una Fondazione Onlus costituita nel 2007.
La volontà delle fondatrici, Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno, è aiutare chi ha subìto discriminazioni, abusi e violenze ma non ha il coraggio, o le capacità, di intraprendere un percorso di denuncia. Si tratta soprattutto di donne che spesso non hanno consapevolezza del loro status di vittime, perché vivono in condizioni di isolamento ideologico e/o sociale, nel silenzio oppure nell’indifferenza generale.
La violenza sulle donne è un fenomeno diffuso e multiforme:
si verifica in ogni strato sociale e riguarda donne di ogni età.
Chi subisce o ha subìto violenza non deve mai credere di essersela meritata; deve al contrario imparare a riconoscerla e a percepire la gravità delle aggressioni, fisiche e psicologiche.
Da oltre dieci anni Doppia Difesa si impegna per convincere le donne a non accettare mai la violenza, in nessun caso e in nessuna forma, e a pretendere un rapporto di coppia sano, basato sul rispetto reciproco, sul diritto all’amore, sulla comprensione e sulla collaborazione.
La violenza non è un “fatto privato” da nascondere o qualcosa di cui vergognarsi. È importante che le vittime escano allo scoperto e denuncino, perché il silenzio fa il gioco dei carnefici.
Accettare disparità e maltrattamenti – sottovalutando la violenza o perdonandola – è pericolosissimo: l’escalation dei comportamenti aggressivi è imprevedibile e può avere esiti tragici. Anche se è difficile, bisogna trovare il coraggio di chiedere aiuto e denunciare.
La battaglia contro la violenza dev’essere condotta anche sul terreno dell’educazione e del rinnovamento culturale.
La concezione della donna come essere inferiore va scardinata innanzitutto in famiglia e a scuola: non è mai troppo presto per far capire ai bambini che siamo tutti uguali. La violenza è infatti anche una conseguenza della discriminazione e potrà essere sconfitta soltanto quando uomini e donne saranno realmente uguali, con gli stessi diritti, doveri e opportunità.
L’uguaglianza è un diritto: le donne devono imparare a pretenderla se qualcuno la mette in discussione!
Doppia Difesa svolge una duplice attività: non solo sostegno e tutela alle vittime, ma anche sensibilizzazione e promozione della “tolleranza zero” verso discriminazioni, abusi e violenze.
Doppia Difesa si avvale della collaborazione di operatori, psicologi e avvocati, che si occupano della prima accoglienza, della consulenza e dell’assistenza psicologica e/o legale.
Doppia Difesa si impegna nel sollecitare l’adozione di nuove leggi, o l’evoluzione delle leggi esistenti, per contrastare efficacemente le diverse forme di violenza.
Doppia Difesa promuove iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su temi che riguardano discriminazioni, abusi e violenze, anche attraverso cortometraggi e campagne sociali.
Anna, vittima di violenza
Quando ci chiedono com’è nata Doppia Difesa, raccontiamo sempre il nostro primo incontro.
Siamo due donne per molti aspetti diverse: una showgirl svizzera e un avvocato siciliano. Ma tante sono le cose che ci accomunano: determinate, tenaci e rispettose, abbiamo costruito il nostro successo lavorando duramente e abbiamo uno spiccato senso della giustizia.
Forse anche perché sappiamo entrambe cosa significa essere discriminate e subire violenza.
Io – Giulia – quando ho deciso di fare l’avvocato e di scegliere la branca più maschile del diritto, ovvero il penale, mi sono sentita dire che forse avrei dovuto ripensarci: le donne sarebbero più “portate” per altre specializzazioni. Non mi sono lasciata scoraggiare.
I primi tempi sono stati durissimi, ho toccato con mano che nei confronti degli avvocati donne c’era persino più diffidenza di quanto pensassi, ma ce l’ho fatta.
Io – Michelle – sono stata assediata per anni da uomini che si dicevano innamorati di me e che con questa scusa mi perseguitavano con le loro attenzioni indesiderate, ma anche insultandomi e molestandomi. Quando ho cominciato a ricevere minacce di morte, il fastidio si è trasformato in paura.
Finché ho deciso che non volevo più subire e mi sono rivolta a Giulia Bongiorno perché mi consigliasse come tutelarmi da un punto di vista legale. Era il 2006, e ancora non esisteva nemmeno il reato di stalking.
Da quell’incontro le nostre esperienze si sono intrecciate e abbiamo deciso di dare loro un senso mettendole al servizio degli altri. È nata così, nel marzo del 2007, la Fondazione Doppia Difesa ONLUS, che si propone di combattere ogni forma di discriminazione, abuso e violenza sulle donne.
L’intento era “usare” la notorietà e la credibilità conquistate in anni di lavoro per strappare al buio e al silenzio un problema che oggi è riconosciuto come un’emergenza sociale ma che allora era gravemente sottovalutato.
Oltre che per assicurare sostegno legale e psicologico alle vittime, siamo attive anche nel segnalare alcune lacune normative e, se possibile, nel contribuire a colmarle.
Così quando io – Giulia – sono stata nominata presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, all’inizio della XVI legislatura, ho inserito come priorità dei lavori l’introduzione della legge sullo stalking. Sotto il profilo giuridico-legislativo il nostro paese era davvero indietro e le resistenze sono state tantissime, ma – grazie anche alla tenacia del ministro per le Pari Opportunità – nel febbraio del 2009 gli atti persecutori sono diventati reato.
Rimangono da colmare altri vuoti, come il pieno riconoscimento e la giusta valorizzazione del lavoro casalingo e la repressione dell’abuso nelle relazioni familiari o di affido.
Ma un importante vuoto è stato colmato di recente: grazie alla legge c.d. Codice Rosso (Legge 19 luglio 2019 n. 69) si è assicurata la massima tempestività dell’intervento giudiziario a fronte delle denunce di violenza con seri pericoli per l’incolumità delle donne.
Oltre che a fianco delle vittime, siamo impegnate anche sul fronte della sensibilizzazione, nella convinzione che le leggi da sole non sono sufficienti a risolvere il problema della violenza: possono e devono accompagnare un cambiamento più profondo, nella mentalità e nel cuore della gente.
Michelle Hunziker
Antonio Miani
Carlo Marini
Gianluca Cascioli
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