
Pubblicato su Oggi n. 47 del 26 novembre 2020.
Cara Michelle,
Johnny Depp ha perso la causa contro il tabloid «Sun», che l’aveva definito «picchiatore di mogli»: a seguito della sentenza ha perso anche il suo ruolo nella saga di J.K. Rowling, Animali Fantastici e dove trovarli. Ho visto che in rete molti hanno protestato, sostenendo che è un provvedimento esagerato, e che una cosa del genere non c’entra nulla con le sue capacità d’attore. Tu cosa ne pensi?
Claudia
Cara Claudia,
ho letto alcuni articoli sul processo che ha visto sfidarsi in tribunale Johnny Depp e la sua ex moglie Amber Heard e mi hanno molto impressionato: le deposizioni dei due ex coniugi hanno alzato il velo su uno scenario di violenze, sopraffazioni, insulti, abusi, eccessi, dipendenze… un vero e proprio inferno domestico. Nonostante la sentenza dell’Alta Corte di Londra, la partita – cominciata nel maggio 2016, subito dopo la fine del matrimonio dei due – non è definitivamente chiusa, perché Johnny Depp aveva denunciato la ex moglie per diffamazione anche negli Stati Uniti e lì il processo è ancora in corso. Insomma, un dramma personale e familiare, ennesima dimostrazione del fatto che la vita di certi grandi artisti apparentemente baciati dalla fortuna e dal successo è spesso molto diversa da come sembra. Il tutto, mentre due storiche ex dell’attore americano, Winona Ryder e Vanessa Paradis, madre dei suoi due figli, continuano a parlare benissimo di lui e a difenderlo; e mentre tanti fan in tutto il mondo esprimono solidarietà, appunto perché la Warner Bros. ha chiesto formalmente a Johnny Depp di rinunciare al ruolo del mago Grindelwald in Animali Fantastici e dove trovarli (richiesta subito accolta).
Essere un uomo violento non rende Johnny Depp un attore meno bravo, ma altrettanto certamente in questo momento grava su di lui un’ombra sinistra e dunque possiamo intuire i motivi di questa richiesta. Ad accertare la verità sulla sua condotta e a giudicarla sarà il Tribunale: l’unico commento che mi sento di fare – prendendo lo spunto da questa tristissima vicenda – è che se una donna subisce violenza deve, assolutamente deve, essere consapevole che schiaffi e pugni (come del resto minacce e insulti) non sono qualcosa che si possa sottovalutare: deve dunque denunciare quello che le succede, senza paura di non essere creduta, di peggiorare la situazione, di essersela “meritata”. Restare in silenzio fa solo il gioco del suo aguzzino.
Michelle Hunziker