
Pubblicato su Oggi n.40 dell’11 ottobre 2018.
Cara Michelle,
hanno sollevato un gran clamore le foto un po’ osé che la neo Miss Italia Carlotta Maggiorana ha scattato prima di partecipare al concorso, perché il regolamento lo vieta. Poi la polemica è rientrata, ma secondo te, oggi come oggi, visto che anche le normali pubblicità si ispirano alla sessualità, hanno ancora senso questo genere di regole?
Costanza
Cara Costanza, noto che – nonostante molti assumano un atteggiamento di superiorità nei confronti dell’elezione di Miss Italia – il concorso continua a essere seguitissimo e a suscitare polemiche e discussioni.
Le foto di Carlotta Maggiorana riguardano il backstage di un servizio realizzato nel 2015, in cui lei si copre con i capelli e una foglia di palma; la Commissione del concorso ha ritenuto che in effetti fossero state scattate a sorpresa e dunque, in un certo senso, “rubate”. Ecco perché ha infine deciso che la corona di Miss era perfettamente compatibile con quelle immagini. Secondo l’articolo 8 del regolamento, le ragazze non devono infatti “essere state mai ritratte, per propria volontà o comunque col proprio consenso, in pose di nudo o in ogni caso sconvenienti”.
Per quanto riguarda poi i paletti posti dal regolamento, credo non sia del tutto calzante il paragone con la pubblicità (dove peraltro esiste un codice etico da rispettare, anche se l’uso che viene fatto del corpo delle donne desta a volta qualche perplessità). Nei suoi oltre settant’anni di storia, il concorso di Miss Italia si è adeguato ai cambiamenti della società: nel 1990 sono state abolite le misure seno-vita-fianchi; nel 1994 il concorso è stato aperto alle donne sposate e alle madri; nel 1996 è stata eletta la prima Miss di colore; nel 2002 è stata alzata l’età minima per partecipare, mentre nel 2014 è stata la volta dell’età massima; sempre nel 2014, inoltre, sono ammesse anche le ragazze nate in Italia da genitori stranieri, incluse quelle ancora prive di cittadinanza italiana. Ma il concorso ha una propria identità e ritengo legittimo il desiderio di preservarla, anche per mezzo di regole che forse possono sembrare antiquate ma che si ricollegano all’anima stessa del concorso: la Miss, anche attraverso i cambiamenti subentrati dal 1946 a oggi, mi sembra più una fidanzata ideale che una “pantera”. Infine, quello che a qualcuno può sembrare ipocrisia per altri è rispetto di un giusto ideale di decoro. I migliori auguri, dunque, a Carlotta Maggiorana che si è già detta pronta a onorare il suo titolo.
Michelle Hunziker