Pubblicato su Oggi n.47 del 29 novembre 2018.
Cara Michelle,
ho una figlia adolescente e sono preoccupata. I giornali raccontano di un aumento impressionante del consumo di eroina tra i ragazzini. E insieme, raccontano storie di giovanissime (come Desirée Mariottini) che iniziano con la droga e purtroppo finiscono con il diventare vittime di abusi… Non capisco più se i giornali esagerano, o se vicende del genere sono davvero così diffuse. Da quello che potete osservare voi di Doppia Difesa, sta davvero aumentando il numero delle ragazzine che finiscono abusate perché sono incappate in brutti giri?
Una mamma preoccupata
Carissima, al di là di quanto posso desumere attraverso Doppia Difesa, leggendo i quotidiani ho capito che in effetti quello dei giovanissimi eroinomani è un fenomeno in espansione: i prezzi sempre più bassi dell’eroina (per non parlare poi degli stupefacenti più economici) contribuiscono ad avvicinare alla droga anche chi non ha molti soldi in tasca.
Oltre che di Pamela Mastropietro e Desirée Mariottini, di recente si è parlato sui giornali di una giovane tossicomane di Ancona salvata dalle forze dell’ordine che sarebbe stata periodicamente stuprata dal suo pusher, un nigeriano a capo di una squadra di connazionali (tra i quali, dispiace moltissimo dirlo, anche una donna). Mi ha colpito, tra l’altro, che queste violenze sarebbero avvenute sistematicamente, con all’opera una vera e propria banda – completa di pitbull addestrato ad attaccare – che in modo programmatico spacciava, sfruttava e stuprava.
Lo scorso giugno ho letto sul “Corriere della Sera” che alla periferia di Milano, in una delle zone in cui ai “vecchi” eroinomani – i sopravvissuti all’epidemia di eroina degli anni ottanta – si aggiungono sempre più numerosi i ragazzini, un quarantacinquenne ha salvato una ragazza con un’iniezione di Narcan, un farmaco di sintesi che viene usato in caso di overdose, e praticandole poi un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, prima dell’arrivo dell’ambulanza con il defibrillatore. C’è insomma una nuova deriva che avanza, a proposito della quale Riccardo Gatti, capo del dipartimento delle dipendenze dell’Ats di Milano, ha osservato: “I trafficanti stanno spingendo sull’eroina perché hanno una generazione di clienti ‘vergini’, ventenni di oggi che non hanno memoria storica del disastro che tutti credevamo di aver superato”. Il dottor Gatti mette in luce la necessità di inquadrare il problema in una prospettiva più ampia e – anziché limitarsi a tamponare o a preoccuparsi genericamente della sicurezza delle periferie – di organizzare a tappeto campagne di sensibilizzazione per informare i ragazzi dei gravissimi rischi che corrono. Aggiungo io, rivolgendomi ai genitori: è importante tenere sempre aperto il dialogo con i figli, incoraggiandoli a confidarsi e a parlare di tutto. Non è facile, ma quando ci troviamo in disaccordo con le loro scelte e il desiderio di proteggerli ci porterebbe a reprimerli (che ci riusciamo o no, quasi sempre i risultati non sono buoni), dovremmo ricordarci che in linea di massima la cosa migliore da fare è responsabilizzarli e informarli, aiutarli a crescere bene e sostenerli anziché pretendere di decidere al posto loro.
Michelle Hunziker