
Pubblicato su Oggi n.45 del 15 novembre 2018.
Cara Michelle,
Meghan Markle continua a ergersi a paladina del femminismo (ha pure appena fatto un discorso femminista in Nuova Zelanda, molto applaudito).
A me sembra assurdo! È diventata popolare esclusivamente perché ha sposato un principe (chinando il capo, oltretutto, davanti all’obbligo di rinunciare al suo lavoro) e perché veste da riccona. Forse, per parlare di certe cose, servirebbe anche un po’ di “sostanza”… Tu cosa ne pensi?
Ginevra
Cara Ginevra, ogni tanto le vite dei “royals” rischiano di avere un impatto positivo sulla società e sul costume del nostro tempo! Pensa per esempio a Eugenia, la figlia del duca di York: alle nozze, per dimostrare che non dobbiamo aver paura di farci vedere fragili e imperfette, ha indossato un abito senza velo e scollato sulla nuca che metteva in evidenza la lunga cicatrice di un intervento chirurgico subìto a dodici anni; il ricevimento era rigorosamente plastic-free, per rispettare l’ambiente; gli sposi non hanno voluto regali ma hanno chiesto agli invitati di donare alle numerose fondazioni di cui sono patrocinatori (non solo salvaguardia e tutela dell’ambiente, ma anche lotta contro la schiavitù, tutela dei diritti delle donne, sostegno ai veterani di guerra, ai bambini di strada, alle arti ecc.). Scelte che rivelano sensibilità e attenzione concreta per il prossimo e per il mondo a cui viviamo.
Venendo a Meghan Markle, a qualcuno è simpatica, ad altri meno. Premesso che l’importante è che piaccia al principe Harry, rimane il fatto che il suo ingresso a corte ha destato scalpore e portato una ventata di novità: non solo perché è afroamericana e proviene da una famiglia sui generis, ma anche perché – pur mantenendo un atteggiamento rispettoso nei confronti della famiglia della quale è entrata far parte – si è resa protagonista di piccole infrazioni al protocollo della casa regnante. È buffo, ma a volte un vestito più corto o un atteggiamento più informale e rilassato anche nelle occasioni ufficiale si rivelano nel tempo più efficaci di una presa di posizione frontale. Credo quindi che Meghan faccia bene a “usare” la sua notorietà e il suo fortissimo impatto mediatico per portare l’attenzione su temi importanti: qualcuno forse potrà farlo meglio di lei (anche se immagino che i discorsi dei membri della famiglia reale siano preparati con la massima cura da uno staff molto competente e non siano improvvisazioni personali), ma lei cerca di contribuire come può. E se è vero che ha rinunciato al suo lavoro (quale amore non comporta delle rinunce?), ha dimostrato però di non aver annullato la sua personalità: questo – al di là dei discorsi pubblici – mi sembra un esempio molto positivo per le giovani donne di tutto il mondo.
Michelle Hunziker