
Consapevole dell’importanza dell’attività di sensibilizzazione, lo scorso 19 aprile l’I.I.S. “Erminio Maggia” di
Stresa (VB) – istituto che comprende il professionale alberghiero e il tecnico turistico – ha chiesto alla
Fondazione Doppia Difesa di incontrare i suoi studenti attraverso la piattaforma on line Google Meet.
L’iniziativa è stata organizzata dalle professoresse Lara Spinozzi e Antonella Pascarella, nell’ambito della
settimana dell’educazione civica sulle importanti tematiche dell’uguaglianza di genere e delle
discriminazioni, e ha visto la partecipazione di un centinaio di studenti.
Dopo i saluti del dirigente scolastico, dottor Fiorenzo Ferrari, che ha sottolineato l’importanza di
un’educazione all’affettività e al rispetto del prossimo, l’avvocato Marina Rotoli – in rappresentanza della
Fondazione – ha introdotto le storie di alcune donne vittime di violenza attraverso la proiezione del video
ufficiale della Onlus: vissuti reali e drammatici, ascoltati dalla viva voce delle protagoniste, donne che
hanno avuto il coraggio di denunciare le violenze subite.
Nel raccontare le attività della Fondazione, l’avvocato Rotoli ha citato e commentato i dati statistici sul
fenomeno della violenza di genere, evidenziando come le donne rappresentino la stragrande maggioranza
delle vittime di alcune tipologie di reati – detti per questo “reati spia” –, per esempio maltrattamenti, atti
persecutori, percosse e violenza sessuale. Ha inoltre illustrato i numerosi interventi normativi in materia,
tra cui la legge n. 38 del 2009, che ha introdotto il reato c.d. di stalking, e la più recente legge n. 69 del
2019, c.d. Codice Rosso, nata proprio da un’idea elaborata da Doppia Difesa sulla base dell’esperienza di
donne che lamentavano ritardi negli interventi giudiziari a fronte delle denunce presentate.
Gli alunni dell’Istituto Maggia hanno partecipato attivamente, con domande che hanno dimostrato non
soltanto interesse ma anche grande sensibilità rispetto alla tematica della violenza di genere: un segnale
molto positivo e incoraggiante, perché la sensibilità è indispensabile premessa del rinnovamento culturale
che può contribuire ad abbattere stereotipi, discriminazione e, di conseguenza, violenza di genere.