
Dello studio pubblicato il 31 maggio 2024 dal Ministero dell’Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione centrale della polizia criminale, Servizio Analisi Criminale, fa parte un sondaggio volto ad accertare il grado di consapevolezza dei giovani e dei giovanissimi sul tema della violenza di genere.
Il sondaggio è stato svolto per mezzo di un questionario scritto, distribuito a studenti e studentesse
delle 5^ classi di tre istituti e a un’utenza più ampia di ragazze e ragazzi attraverso una piattaforma
web, con l’interazione dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Hanno risposto in oltre
32mila.
Tra i quesiti: Pensi che sia importante parlarne? E ancora: Come pensi che i social media
possano influire sulla violenza di genere?
Ben oltre il 90 per cento degli intervistati sostiene l’importanza di affrontare il tema e di parlarne;
queste le principali motivazioni: per sensibilizzare le persone; per svolgere un’azione preventiva.
Inoltre, molti ritengono che, se se ne parla, le vittime si sentano meno isolate.
Alcuni, in particolare, hanno sottolineato che “il primo passo per risolvere un problema così
importante e così diffuso è prendere atto della sua presenza e conoscere tutte le sue sfumature”.
Quanto al ruolo ricoperto dai social media, la maggior parte del campione attribuisce loro
un’influenza negativa: diffondono contenuti inopportuni, che potrebbero perfino fomentare condotte
violente, e rappresentano “luoghi” in cui certe condotte violente sembrano essere “tollerate”; di
contro c’è chi, in percentuale più bassa, riconosce ai social un’influenza positiva, evidenziandone
l’importante ruolo informativo.