Il nome usato nel racconto di questa storia è di fantasia.

G. conosce su internet , all’incirca 2 anni fa, S. ed inizia con lui un rapporto di amicizia che poi diventa di tipo sentimentale. Lui vive all’estero ma viene a trovarla in Italia dove trascorre delle vacanze e poi il rapporto prosegue a distanza per altri mesi, poi si incontrano nuovamente e lei percepisce in lui un atteggiamento oppressivo e geloso (controllava le sue attività sui social , su whatsapp e su giochi online, cercando il mio nickname…), per cui decide di lasciarlo.

Tutta la storia prende inizio proprio in questo momento ovvero quando G. decide di interrompere la relazione con S. . G. inizia dapprima ad allentare i rapporti , poi lo blocca sui social, whatsapp, non risponde a mail, sms e chiamate. Ma è tutto inutile perché S. si fa insistente ed arriva a scriverle in poco più di 1 mese oltre 200 mail .
Ma non solo, perché S. “crea profili finti su Instagram, Facebook” pur di contattare G. ed acquisire informazioni su di lei; la chiama da numeri sempre diversi ed inizia a minacciarla di divulgare video e immagini dal contenuto strettamente privato e personale. In quel momento G. scopre che S. aveva aveva fatto dei video ed aveva catturato delle immagini mentre si video-chiamavano nel periodo in cui avevano avuto la relazione sentimentale , senza che lei se ne accorgesse. G. intimorita dalle minacce di S. riprende per un breve periodo a rispondergli mantenendo però una comunicazione neutra, non certo sentimentale. Questa cosa innervosisce S., che decide di pubblicare , su una piattaforma social attraverso un messaggio diretto a tutti i contatti di G. , i video rubati ritraenti lei. Non contento pubblica gli stessi video e le foto su un altro social rendendoli visibili a tutti gli oltre 6000 utenti iscritti su quella pagina. Inoltre inizia a creare dei profili falsi e a pubblicare quei video e quelle immagini su quei profili , chiudendo gli stessi solo dopo aver controllato che tutti i contatti avessero visualizzato quelle immagini.
G. disperata fa dapprima finta di essersi trasferita in un altro Stato , ma lui la rintraccia ed inizia a scriverle di avere creato altri profili nella lingua dello stato estero del luogo dove si è trasferita dicendole che tanto non può scappare perché lui la troverà lo stesso.. G. ha già presentato la prima denuncia, ma continuano ad arrivarle messaggi e mail di S. , così decide allora di fingersi morta. Quando S. lo scopre inizia ad inviarle dei messaggi augurandole davvero le cose più cattive e crudeli che si possano immaginare. G. presenta una seconda denuncia ma non ricevendo notizie sul procedimento, nonostante quanto le era stato detto dalle Forze dell’ordine, e dopo mesi in cui ha continuato a ricevere messaggi di minacce ed ha scoperto che quei video erano stati caricati ancora su altre piattaforme social, decide di rivolgersi alla Fondazione Doppia Difesa.

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G. ha raccontato la sua storia al Corriere della sera. Si può ascoltare all’interno del suo podcast – Corriere Daily – dove troverete anche l’intervista a Giulia Bongiorno.

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