Pubblicato su Oggi n. 16 del 23 aprile 2020.

Cara Michelle,
ho letto che una storica associazione femminile, Noi donne rete, ha lanciato un appello alle due donne alla guida dell’Europa, Lagarde e Von der Leyen, perché diano alla loro politica un’impronta nuova, radicale e positiva in questi tempi così difficili. Abbiamo tanto invocato un governo rosa, ma per ora queste due donne ci hanno molto deluso…
Tu cosa ti aspetteresti da un governo al femminile?
Vittoria

Cara Vittoria, la nomina di Christine Lagarde a presidente della Banca Centrale Europea e quella di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione Europea sono il risultato di una battaglia combattuta da generazioni di donne per poter partecipare attivamente alla vita politica e far sentire la propria voce. Inevitabilmente, le donne di tutto il mondo si aspettano moltissimo da loro, e tanti uomini le attendono al varco, pronti a dire che un uomo avrebbe certo saputo fare di meglio. Insomma, una posizione molto difficile anche per chi, come loro, è supercompetente e autorevole.
Sulle spalle di Lagarde e Von der Leyen pesa una grande responsabilità. Quello che mi auguro è che abbiano l’audacia di essere donne in un mondo di uomini, ovvero che riescano a far confluire nella loro azione modelli positivi che appartengono tradizionalmente alla femminilità, senza adottare logiche maschili che peraltro non si sono rivelate vincenti. Penso per esempio al concetto di “prendersi cura”, di qualcuno o di qualcosa, che per secoli, anzi millenni, le donne hanno messo in pratica all’interno delle loro case. In che senso? Il nostro mondo è malato, e la pandemia del coronavirus ha fatto in modo che nessuno possa più fingere di non vedere, di non sapere, di non accorgersi. Adesso, il mondo ha bisogno di essere curato. La speranza di una rinascita è affidata a un nuovo modo di essere che riguarda tutti i settori della vita umana (ma proprio tutti, anche – specialmente – l’economia, la scienza, la tecnologia) e che sia improntato ai valori del rispetto, della cura, della protezione di chi è più debole, della capacità di prendere decisioni orientate al bene comune e che riguardino il medio-lungo termine anziché la prossima settimana. In fondo, che cosa hanno fatto le donne per secoli, quando l’unico ambito in cui potevano esprimere le loro qualità era la famiglia? È arrivato il momento di arricchire la preparazione accademica e politica con questa visione del mondo che è tutta femminile e di metterla al servizio della comunità, per trovare un modo più equilibrato e rispettoso di stare sul Pianeta di cui siamo ospiti e non padroni.
Io sono convinta che Lagarde e Von der Leyen faranno un lavoro eccellente: per riconoscere i propri errori e chiedere pubblicamente scusa, come entrambe hanno fatto, ci vogliono cervello, cuore e coraggio. Tre doti che portano lontano e delle quali oggi c’è più che mai bisogno.

Michelle Hunziker

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