Pubblicato su Oggi n.38 del 26 settembre 2019.

Ho sentito dire che le procure di diverse città italiane sono in tilt per effetto della legge Codice Rosso. Potrebbe spiegarmi che cosa è successo?
Rosalia

Il 9 agosto è entrata in vigore la legge n. 69 del 19 luglio 2019. Il nome della legge, Codice Rosso, richiama il sistema con cui al pronto soccorso vengono identificati i pazienti più gravi, quelli che necessitano di cure immediate, e rimanda all’introduzione, per alcuni reati, di una corsia preferenziale nell’avvio del procedimento penale. Per esempio, di fronte a un caso di maltrattamenti contro familiari o di atti persecutori, la polizia giudiziaria deve fare un’immediata comunicazione al pubblico ministero, che è tenuto ad ascoltare entro tre giorni la persona offesa o chi ha denunciato (anche per adottare tempestivamente provvedimenti di protezione per le vittime).
Codice Rosso segna una svolta su una questione cruciale: il tempo che intercorre tra la denuncia di una violenza e la presa in carico del caso da parte dell’autorità giudiziaria, con le relative verifiche sulla gravità dei fatti denunciati. Eppure, qualche settimana dopo la sua entrata in vigore, con mia grande sorpresa da più parti sono giunte lamentele perché l’aumento delle denunce aveva causato un “intasamento” [sic] degli uffici giudiziari: a Milano 30-40 segnalazioni in più al giorno, a Napoli si sono registrati picchi di 30 denunce al giorno, a Genova circa 30 casi in venti giorni e a Roma sono arrivate tra 20 e 25 denunce al giorno (secondo i dati riportati dalla stampa).
Quando sono in gioco delle vite umane, parlare di “intasamento” è a dir poco offensivo: fa pensare a un accumulo di residui che, nello scolo di un lavello, impedisce all’acqua di defluire. Ma più donne che denunciano significa più donne che vogliono uscire dalla violenza e chiedono aiuto, significa possibilità di evitare che vengano uccise. Davvero qualcuno può considerare l’aumento delle denunce delle vittime di violenza un ostacolo al funzionamento della giustizia?
Il diritto di essere ascoltate entro tre giorni dalla denuncia è una conquista che ha accresciuto la fiducia delle donne nelle autorità: una fiducia che non può essere ancora tradita. Anche per questo, ho contribuito a fare in modo che nella passata legge di bilancio fossero stanziate nuove risorse: 10.000 nuove unità amministrative previste nel prossimo triennio e 990 magistrati in più.
Se Codice Rosso consentisse di salvare anche una sola vita umana in più – a fronte del maggiore impegno richiesto a chi persegue i reati di violenza domestica e di genere –, sarebbe già un successo. Ed è davvero molto grave, e triste, che un surplus di lavoro in ragione delle attività imposte da questa legge sia percepito come un “intasamento”.

Giulia Bongiorno

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