6 marzo 2019.

Fondazione Doppia Difesa ha partecipato a un evento organizzato dall’Unione Induista Italiana – Sanatana Dharma Samgha.

Nella sala Auditorium di Wegil, a Roma, si è svolta una conferenza con interludi di musica, danza e lettura di poesie. Prendendo le mosse dal pensiero di Gandhi – di cui è stato da poco celebrato il 150° anniversario della nascita –, l’Unione Induista Italiana ha proposto, per ripensare il ruolo della donna oggi, nuove prospettive che la vedano parte fattiva e indispensabile nella costruzione di una società di pace. L’evento è stato dunque occasione di confronto e dibattito sulle sfide dell’empowerment femminile, fra tradizione e modernità, e ha visto il coinvolgimento di esponenti del mondo politico, religioso, accademico, artistico, della comunicazione e della difesa dei diritti di genere.

Il dottor Salvatore Gibilisco, in rappresentanza di Doppia Difesa, ha parlato di violenza e relazioni violente; di forza, resistenza e autodeterminazione; ma anche di rispetto, reciprocità e scambio come obiettivi da perseguire nelle relazioni. È stata ribadita l’importanza di parlare della violenza, anche in considerazione del fatto che spesso chi ne è vittima considera normale la propria condizione. Parlarne vuol dire aiutare le vittime a prendere atto della realtà e a confrontarsi con altri possibili modelli relazionali, che offrono risposte diverse ai conflitti e ai problemi della vita quotidiana.

L’incontro ha dato spazio anche alle testimonianze di donne nate in India e ora residenti in Italia sottolineando come l’Unione Induista stia lavorando, all’interno delle proprie comunità, per favorire l’emancipazione della donna in materia di salute, cultura e professionalità, e per sostenerla nel processo di integrazione, pur nel rispetto della tradizione.

 

 

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