
HAI SUBÌTO O SUBISCI VIOLENZA?
VORRESTI CHIEDERE AIUTO MA TEMI DI NON ESSERE CREDUTA?
NON SAI COME DIRLO?
Fondazione Doppia Difesa Onlus – dal 2007 al fianco delle donne che subiscono discriminazioni, abusi e violenze – e la Basilica di San Lorenzo in Lucina (Roma) hanno deciso di mettere insieme le forze, sulla base di un protocollo d’intesa: all’interno della Basilica è stata collocata una buca delle lettere dove chi ha bisogno di aiuto potrà lasciare un messaggio da trasmettere a Doppia Difesa.
La Fondazione metterà a disposizione il tempo e le competenze degli avvocati e degli psicologi del suo staff per offrire ascolto e sostegno a chi ne ha bisogno, senza alcun costo per le vittime e nella massima riservatezza.
La BUCA ROSSA è stata inaugurata a Roma domenica 12 marzo nella Basilica di San Lorenzo in Lucina, al termine della celebrazione della santa messa.
Erano presenti tanti fedeli, non solo della parrocchia di San Lorenzo in Lucina, monsignor Daniele Micheletti, Parroco, i bambini del corso di catechismo con il collaboratore Don David Raul Salazar Pantoja, i genitori, l’avvocato Giulia Bongiorno in veste di cofondatrice di Doppia Difesa e il personale della Fondazione.
Dopo l’intervento di monsignor Micheletti, che ha illustrato il protocollo d’intesa, ha preso la parola l’avvocato Bongiorno: in apertura ha ricordato le parole di papa Francesco – “Non possiamo guardare dall’altra parte. Le donne vittime di violenza devono essere protette dalla società” – per sottolineare che il problema della violenza sulle donne ci riguarda tutti.
La violenza, ha continuato, esiste in ogni ceto sociale e le vittime sono donne di tutte le età. Molte vivono il loro immenso dolore nel silenzio e in solitudine, anche perché si vergognano, temono guai peggiori, sono convinte di dover sopportare (magari per il presunto bene dei figli) o di essere in qualche maniera colpevoli, oppure si sentono abbandonate…
“Grazie a don Daniele, oggi questa chiesa diventa una mano tesa per queste donne sofferenti,” ha concluso l’avvocato Bongiorno.
La “Buca Rossa” permetterà a chi ha bisogno di aiuto di chiederlo attraverso un modulo, disponibile proprio vicino alla buca. Basta compilarlo e imbucarlo per essere contattati e ricevere aiuto nella massima riservatezza, senza alcun onere.
Il nostro auspicio è che anche grazie a questa “Buca Rossa” paura, solitudine e senso di colpa possano essere superati, e che le vittime di violenza trovino la forza di uscire allo scoperto.