
Il 7 marzo l’Istat ha pubblicato le tavole di dati sulla violenza riferite al quarto e ultimo trimestre del 2024 (in aggiunta a quelle riferite al primo e al secondo e al terzo).
Attraverso questo aggiornamento è stato possibile confrontare gli andamenti della violenza nel 2023 e nel 2024. Dai dati – relativi alle chiamate ricevute dal numero di pubblica utilità 1522 – emerge che la violenza fisica, analogamente ai trimestri precedenti, si conferma come la tipologia principale di violenza subita da quasi la metà delle vittime (40,9%), seguita dalla violenza psicologica (34,3%). Nei casi in cui le vittime hanno subìto più forme di violenza, quella psicologica risulta la più frequentemente associata ad altre tipologie.
Significativa è anche la quota di segnalazioni relative alla violenza economica. Questi andamenti si
registrano anche osservando complessivamente i dati delle due annualità messi a confronto.
Oltre la metà delle vittime (51,3% del quarto trimestre 2024) ha subìto per anni episodi di violenza. Questo prolungato vissuto influisce profondamente sul loro stato emotivo e comportamentale: il 59,1% delle vittime (dato riferito al quarto trimestre 2024) manifesta ansia e una condizione di forte soggezione.
Un altro dato di continuità nella dinamica della violenza riguarda il luogo in cui viene consumata: la
percentuale di vittime che indica la casa come scenario della violenza rimane pressoché invariata,
attestandosi sul 68%. E gli andamenti sono simili per il 2023 e per il 2024.
Questo dato conferma l’elevata percentuale di casi di violenza assistita: anche per il quarto trimestre 2024, oltre la metà delle vittime (55,1%) ha figli, e di queste, il 57% dichiara di avere figli minori. Inoltre, il 27,2% delle vittime riporta che i propri figli hanno subìto la violenza oltre ad avervi assistito, mentre nel 35,2% dei casi vi hanno “solo” assistito.
Il fatto che la violenza avvenga soprattutto in ambito familiare spiega la prevalenza delle figure del partner e dell’ex partner come autori della violenza stessa. I dati rimangono invariati rispetto al trimestre
precedente del 2024: il 50% delle vittime indica come autore il partner attuale (convivente o meno), il 21% l’ex partner, lo 0,8% un partner occasionale e l’11% un familiare. Tuttavia, osservando nel complesso i dati nelle due annualità, nel 2024 crescono – rispetto al 2023 – gli ex partner.
Anche nel quarto trimestre del 2024, il 72,9% delle vittime non denuncia la violenza subita alle autorità
competenti. Il principale motivo resta la paura delle reazioni dell’autore, che riguarda il 38,5% dei casi.
Tavole Istat, pubblicate il 7 marzo 2025